Pensione di reversibilità ai superstiti.

Spiegato brevemente

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Cos'è la pensione di reversibilità?

La pensione di reversibilità è un trattamento previdenziale erogato in favore dei familiari superstiti di un assicurato deceduto.

Tale prestazione viene concessa generalmente al coniuge superstite, ai figli non autosufficienti o, in mancanza di questi, ad altri familiari.

Essa rappresenta una quota della pensione che sarebbe spettata al defunto, ed è finalizzata a garantire un sostegno economico ai familiari che dipendevano economicamente dall'assicurato scomparso. La pensione di reversibilità può variare a seconda dei regolamenti previdenziali e può essere soggetta a limiti di reddito per il beneficiario.

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Le domande più frequenti

Quali sono i documenti necessari?

la documentazione necessaria per la pensione di reversibilità:
- Documenti di identità del richiedente e degli altri eventuali beneficiari della pensione.
- Certificato di morte.
- Dichiarazione dei redditi del defunto.
- Certificazione Unica (CU) del defunto oppure mod.OBISM.
- Certificato di matrimonio, se il richiedente è il coniuge superstite oppure autocertificazione.
- IBAN di accredito

Casi particolari:
- Eventuale certificato di nascita dei figli, se la richiesta è relativa ai figli non autosufficienti.
- Documenti che comprovino lo stato di dipendenza economica dei familiari rispetto all'assicurato deceduto.
- Documenti che attestino lo stato di salute e l'invalidità del familiare a carico, se applicabile.
- Modello SS3, se necessario per un familiare inabile al lavoro.

Come fare la richiesta di reversibilità?

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Quali sono gli importi della pensione di reversibilità?

La Pensione ai Superstiti (Indiretta e di Reversibilità) rappresenta una percentuale della pensione che il defunto avrebbe percepito, variabile in base al grado di parentela e al numero di persone aventi diritto. Le percentuali specifiche sono le seguenti:
- 60% per il coniuge solo
- 80% per il coniuge con un figlio
- 100% per il coniuge con più di un figlio
- 70% per il figlio80% per due figli
- 100% per più di due figli
- 15% per il genitore solo, fratello o sorella
- 30% per entrambi i genitori, o due fratelli o sorelle.

Tuttavia, è importante considerare che la Pensione ai Superstiti può subire riduzioni se il beneficiario dispone di altre fonti di reddito.

Nel 2023, tali riduzioni corrispondono al 25%, 40% e 50% in base al livello di reddito.

Ad esempio, se ipotizziamo una pensione del defunto pari a 20.000 €, il coniuge sopravvissuto con un reddito di 25.000 € e un figlio disabile avrebbero diritto a ricevere l'80% di 20.000 €, ovvero 16.000 €, con una riduzione del 25%, pari a 12.000 € all'anno.È importante notare che l'INPS trattiene una modesta percentuale mensile della Pensione ai Superstiti per l'associazione sindacale del CAF o Patronato che ha gestito la domanda. Tale trattenuta sindacale oscilla di solito tra lo 0,35% e lo 0,50%, a seconda degli accordi stabiliti dalla convenzione INPS. Queste trattenute sindacali costituiscono un mezzo di sostegno finanziario per le organizzazioni sindacali e non richiedono necessariamente l'iscrizione al sindacato da parte del beneficiario.

Quali sono i requisiti per ottenere la pensione?

Per ottenere la Pensione ai Superstiti (Indiretta e di Reversibilità), sono richiesti determinati requisiti per il defunto, che includono:

- La percezione di una pensione dall'INPS, oppure, se il defunto non era ancora pensionato, il versamento di almeno 15 anni di contributi.
- In alternativa, è richiesto il versamento di almeno 5 anni di contributi, di cui 3 anni (equivalenti a 156 settimane di contributi) nei cinque anni precedenti il decesso.

Possono beneficiare della Pensione ai Superstiti (Indiretta e di Reversibilità):
- Il coniuge o l'unione civile della persona defunta, compresi coniuge separato, divorziato o sciolto dall'unione civile, a condizione che riceva l'assegno divorzile e non si sia risposato.

In caso di decesso del coniuge o dell'unione civile che beneficia della Pensione ai Superstiti, possono ricevere la pensione:
-I figli minorenni, i figli inabili al lavoro senza limiti di età che erano a carico del genitore defunto e i figli maggiorenni studenti universitari fino a 26 anni, con un reddito annuo derivante dall'attività lavorativa non superiore a circa 9.530 €.

Se il defunto non lascia coniuge né figli che soddisfino i requisiti, la Pensione di Reversibilità può essere richiesta da:
- I genitori del defunto con un'età superiore a 65 anni, purché non percettori pensione e fossero a carico del defunto.
- I fratelli e sorelle non coniugati, inabili al lavoro e non percipienti di pensione, purché fossero a carico del defunto.

L'assegno divorzile è una somma di denaro stabilita dal Tribunale che un coniuge deve pagare all'altro a seguito del divorzio. Tale somma può essere versata in un'unica soluzione o con pagamenti rateali, secondo quanto stabilito dalla sentenza del Tribunale.

Chi sono i beneficiari?

Possono ricevere la Pensione ai Superstiti (Indiretta e di Reversibilità) i familiari del defunto, secondo questo ordine di grado:
• il coniuge o unito civilmente;
• il coniuge separato;
• il coniuge divorziato o lo sciolto dall’unione civile;
• i figli minorenni;
• i figli inabili al lavoro;
• i figli maggiorenni studenti;
• i genitori;
• i fratelli e sorelle.

Quando parte la pensione di reversibilità?

La Pensione ai Superstiti (Indiretta e di Reversibilità) può essere percepita dal mese successivo a quello di morte del familiare.

Quali sono gli enti eroganti?

L'INPS e tutte le casse previdenziali, come Enasarco ecc..

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