Comunica le
dimissioni.

Spiegato brevemente

Prenota ora il tuo
appuntamento per ricevere
aiuto e soluzioni!

Cosa significa dimissioni?

Le dimissioni da un rapporto lavorativo sono un atto unilaterale con il quale il lavoratore esprime la volontà di terminare il rapporto di lavoro.

Le dimissioni possono essere presentate dal lavoratore in qualsiasi momento, senza necessità di giustificazione. Tuttavia, se le dimissioni vengono presentate durante il periodo di prova, il datore di lavoro può chiedere al lavoratore un risarcimento pari alla retribuzione prevista per il periodo di preavviso.

Le dimissioni devono essere comunicate al datore di lavoro in forma scritta, con raccomandata A/R o consegnata a mano con ricevuta.

l datore di lavoro deve comunicare le dimissioni all'INPS e all'INAIL entro 5 giorni dalla data di ricevimento della comunicazione
.La comunicazione delle dimissioni all'INPS è necessaria per il calcolo della disoccupazione e per la trasmissione dei dati relativi alla cessazione del rapporto di lavoro.
La comunicazione delle dimissioni all'INAIL è necessaria per la cessazione dell'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali.

Però fatti consigliare dal nostro legale per la forma più corretta e verificare che tu non possa rivalerti sul datore di lavoro.

Aiuto&Soluzioni ti permette di rispettare le scadenze fiscali, ottenere bonus statali e avere a disposizione uno sportello legale.

Inoltre solo per il 2024, per te, ricevi uno sconto del 10%

Le domande più frequenti

Quali sono le tipologie di dimissioni più frequenti?

Le dimissioni volontarie sono l’atto con il quale il lavoratore dipendente recede dal contratto di lavoro, cioè lascia il suo lavoro. Con le dimissioni volontarie il dipendente non deve fornire motivazioni o giustificazioni per la sua scelta di non continuare il rapporto lavorativo.

Le dimissioni per giusta causa si hanno quando il comportamento del datore di lavoro è talmente grave da non permettere la continuazione del rapporto di lavoro. In questo caso non è necessario rispettare il termine di preavviso. Le dimissioni per giusta causa si possono richiedere per:
• il mancato pagamento dello stipendio;
• molestie sessuali nei luoghi di lavoro;
• modifiche peggiorative delle mansioni lavorative;
• mobbing;
• notevoli variazioni delle condizioni lavorative a seguito di vendita dell’azienda;
• trasferimento del lavoratore senza ragioni produttive o organizzative o tecniche;
• comportamento oltraggioso del superiore gerarchico.

Nel caso di dimissioni per giusta causa, è necessario indicare la motivazione.

La risoluzione consensuale si ha quando datore di lavoro e lavoratore dipendente concordano insieme la conclusione del rapporto di lavoro.

Gli effetti delle dimissioni e della risoluzione decorrono dal momento in cui il datore di lavoro ne viene a conoscenza, cioè il primo giorno del preavviso: non c’è bisogno, quindi, della sua accettazione.

Quanto preavviso devo dare?

Le dimissioni hanno effetto dal momento in cui il datore di lavoro ne riceve comunicazione, di norma, dal primo giorno di preavviso obbligatorio stabilito dal proprio CCNL (contratto collettivo nazionale di lavoro). Il primo giorno di “non lavoro” solitamente coincide con il giorno successivo al termine del periodo di preavviso.

Il periodo di preavviso viene stabilito dal CCNL (contratto collettivo nazionale di lavoro), che differenzia il periodo di tale preavviso in base alla qualifica del lavoratore e alla sua anzianità di servizio.

In caso di licenziamento, per il rapporto di lavoro con impegno fino a 24 ore settimanali il preavviso per la richiesta di dimissioni dovrà essere:
• 4 giorni di calendario, fino a due anni di anzianità;
• 8 giorni di calendario, oltre i due anni di anzianità.

Mentre, per il rapporto di lavoro con impegno superiore a 24 ore settimanali, il preavviso di dimissioni dovrà essere:
• 8 giorni di calendario, fino a cinque anni di anzianità;
• 15 giorni di calendario, oltre i cinque anni di anzianità.

In caso di domanda di dimissioni, al lavoratore che non effettua la prestazione nel periodo di preavviso viene trattenuta dalla liquidazione l’importo che gli sarebbe spettato in tale periodo.

Per i lavoratori a tempo determinato non è prevista la possibilità delle dimissioni unilaterali. Viene, però, fatta eccezione per il recesso per giusta causa, in cui un rapporto di lavoro a tempo determinato può concludersi prima della scadenza del contratto in caso di accordo di entrambe le parti.

Sono arrabbiato/a con il datore di lavoro, come posso fargli causa?

I nostri legali collaboratori possono darti una mano per analizzare la tua situazione, prenota un appuntamento.

Sicuro di essere informato?
Iscriviti ora alla newsletter