Assegno Unico.

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L'Assegno Unico cos'è ?

Il nuovo Assegno Unico è un sostegno al reddito per i nuclei familiari con figli a carico. L’assegno verrà riconosciuto mensilmente per ogni figlio, dal 7° mese di gravidanza fino al compimento dei 21 anni, o oltre in caso di disabilità.

Questa misura rappresenta un importante intervento governativo finalizzato a garantire un sostegno economico alle famiglie, specialmente durante le fasi cruciali della crescita e dell'istruzione dei figli.

Per poter accedere all'Assegno Unico, è necessario soddisfare determinati requisiti stabiliti dalle normative vigenti, che includono criteri di reddito e altri parametri socioeconomici specifici. La finalità dell'Assegno Unico è quella di garantire un reddito minimo alle famiglie che si trovano in condizioni di disagio economico, allo scopo di favorire l'inclusione sociale e mitigare le disparità economiche tra i nuclei familiari.

L'Assegno Unico rappresenta pertanto una significativa opportunità per le famiglie di garantire una maggiore stabilità economica e migliorare la qualità della vita dei propri figli, offrendo un supporto finanziario continuativo per affrontare le spese legate all'istruzione, all'alimentazione, all'abitazione e ad altre necessità fondamentali legate alla crescita e allo sviluppo dei bambini e dei giovani.

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Le domande più frequenti

Beneficiari

L’Assegno Unico può essere richiesto da genitori o affidatari in nuclei familiari ai fini ISEE con figli, che possono includere diverse situazioni:
- Figli non ancora nati, dal 7° mese di gravidanza. In questo caso, l’assegno verrà erogato una volta nato il bambino.
- Figli minorenni (o con minore in affido).
- Figli maggiorenni fino ai 21 anni di età, se svolgono determinate attività.
- Figli con disabilità media o grave o non autosufficienti, di qualsiasi età.

Il concetto di nucleo familiare ai fini ISEE comprende l'insieme di adulti e bambini che hanno residenza nella stessa abitazione e sono legati da matrimonio o unione civile, parentela, affinità (parenti del coniuge), tutela o adozione. Rientrano anche i coniugi con diversa residenza, purché non separati o divorziati, e i figli maggiorenni con diversa residenza se con età inferiore ai 26 anni, non sposati, senza figli e a carico IRPEF.

Il figlio maggiorenne può beneficiare dell'Assegno Unico in sostituzione dei propri o del proprio genitore di cui è fiscalmente a carico se rientra nel relativo nucleo ISEE e se:
- Ha un'età compresa tra i 18 e i 21 anni e frequenta un percorso di formazione scolastica o professionale.
-Frequenta un corso di laurea.
- Svolge un tirocinio o un’attività di lavoro con reddito inferiore a 8.000 € annui.
- È registrato come disoccupato e in cerca di lavoro presso il centro per l’impiego o l’agenzia per il lavoro.
- Svolge il servizio civile universale.
- Ha una disabilità media o grave o non è autosufficiente, indipendentemente dall'età.

I figli fiscalmente a carico sono tutti i figli legittimi, naturali, adottivi o affidati che abbiano un reddito inferiore a 4.000 € con un’età pari o inferiore ai 24 anni o a 2.840,51 € con un’età superiore a 24 anni. Inoltre, i figli orfani possono beneficiare dell'Assegno Unico con domanda diretta se soddisfano i requisiti specificati.

È stata istituita una commissione nazionale che può concedere delle deroghe in casi particolari e per periodi definiti, su proposta dei servizi sociali e sanitari territoriali deputati alla tutela della natalità, della maternità, dell’infanzia e dell’adolescenza, al fine di garantire un supporto adeguato in situazioni di particolare necessità.

Come richiedere l'Assegno Unico?

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Pagamento Assegno Unico dall'INPS

I pagamenti delle maggiorazioni con il modello ISEE, in aggiunta all’importo base dell’assegno unico figli, vengono fatti dall’INPS.Tali maggiorazioni sono:

a) per figli successivi al secondo, con un modello ISEE:
• pari o inferiore ai 15.000 €: è prevista una maggiorazione di 85 € mensili;
• superiore ai 15.000 € e inferiore ai 40.000 €: l’importo si riduce progressivamente;
• pari o superiore ai 40.000 €: è prevista una maggiorazione di 15 € mensili.È prevista anche:
una maggiorazione del 50% dell’assegno per i nuclei con tre o più figli a carico, con figli di età compresa tra 1 e 3 anni, con un ISEE fino a 40.000 €;
una maggiorazione forfettaria di 150 € mensili per i nuclei familiari con 4 o più figli;

b) per ogni figlio con disabilità, senza limiti di età, viene corrisposta una maggiorazione in caso di:
• non autosufficienza: di 105 € al mese;
• disabilità grave: di 95 € al mese;
• disabilità media: di 85 € al mese;

c) per le madri di età inferiore a 21 anni: è prevista una maggiorazione degli importi di 20 € mensili per ogni figlio;

d) per nuclei familiari con entrambi i genitori titolari di reddito da lavoro viene corrisposta una maggiorazione:  
• con un modello ISEE pari o inferiore ai 15.000 €: un importo mensile di 30 €;
• con un modello ISEE superiore ai 15.000 € e inferiore ai 40.000 €: l’importo si riduce gradualmente. La maggiorazione non spetta se il modello ISEE è superiore ai 40.000 €.
Per i nuclei vedovili, ovvero per il genitore rimasto vedovo a seguito del decesso dell’altro genitore lavoratore, la maggiorazione dell’assegno unico sarà erogata d’ufficio (quindi in automatico) al genitore lavoratore dal 1° gennaio 2023 e fino ai 5 anni successivi a tale evento.

e) per i nuclei familiari con ISEE non superiore a 25.000 €: per le annualità 2022, 2023 e 2024, è prevista una maggiorazione mensile “transitoria”, qualora si siano verificate contemporaneamente le seguenti condizioni:
• il valore ISEE del richiedente non sia superiore a 25.000 €;
• il richiedente o un componente del suo nucleo familiare, nel corso del 2021, abbia percepito l’ANF in presenza di figli minori.

La maggiorazione spettante viene calcolata dall’INPS sommando l’importo dell’ANF che sarebbe spettato e l’ammontare mensile della “componente fiscale”, cioè la somma delle detrazioni fiscali medie (operanti nel regime fiscale dell’articolo 12 del TUIR). A tale somma viene poi sottratto l’importo mensile dell’assegno unico.

Questa maggiorazione durerà 3 anni e spetterà:
• in misura intera, per l’anno 2022, a partire dal 01/03/2022;
• nell’anno 2023, un importo pari a 2/3;
• nell’anno 2024 e per i mesi di gennaio e febbraio 2025, un importo pari a 1/3.La maggiorazione cesserà, quindi, nel 2025.

Infine, solo per il 2022, per i nuclei familiari che rispettano le due condizioni di cui sopra, cioè il valore ISEE non superiore a 25.000 € ed essere beneficiari di ANF nel 2021, è previsto un incremento di 120 € al mese se nel nucleo è presente almeno un figlio a carico con disabilità.

Quali sono i requisiti dell'Assegno Unico?

Per accedere all’Assegno Unico bisogna essere in possesso dei requisiti di cittadinanza, residenza e composizione del nucleo familiare.

Requisiti di Cittadinanza
Essere cittadino italiano o, in alternativa:
- Cittadino di uno Stato membro dell’Unione Europea, o suo familiare, titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente.
-Cittadino di uno Stato non appartenente all’Unione Europea, in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo o del permesso di soggiorno per motivi di lavoro o di una ricerca della durata di almeno un anno.

Requisiti di Residenza
- Essere residente e domiciliato con i figli a carico in Italia per la durata del beneficio.
- Avere una residenza in Italia per almeno due anni, anche non continuativi, oppure in alternativa:
-Avere un contratto di lavoro a tempo indeterminato.
- Avere un contratto di lavoro a tempo determinato della durata di almeno sei mesi.
- Essere soggetto al pagamento dell’imposta sul reddito in Italia (IRPEF).

Requisiti di composizione del nucleo familiare
I requisiti di composizione del nucleo familiare sono come descritti precedentemente nel testo "Beneficiari".

Questi requisiti sono fondamentali per garantire che l'Assegno Unico venga erogato in conformità con le normative vigenti e che venga destinato a famiglie che soddisfano i criteri stabiliti dalle leggi in materia. Garantire la cittadinanza, la residenza e la corretta composizione del nucleo familiare è essenziale per assicurare una distribuzione equa e adeguata delle risorse destinate al sostegno delle famiglie con figli a carico.

Quali sono gli importi dell'Assegno Unico e i vantaggi?

La legge prevede che, per ogni figlio a carico, dal settimo mese di gravidanza fino ai 21 anni di età, venga erogata una quota mensile tramite il pagamento su conto corrente o bonifico domiciliato.

L’assegno mensile avrà un importo base variabile fino ad un massimo di 175 € per ogni figlio, anche con disabilità, in base al valore del modello ISEE 2023 del nucleo familiare.

In determinati casi, sono previste maggiorazioni all’importo base, in particolare:
- Per ciascun figlio di età inferiore a un anno.
- Per ciascun figlio successivo al secondo.
- Per ciascun figlio con disabilità, senza limiti di età (a seconda del grado di disabilità).Per le madri con età inferiore ai 21 anni.
- Nel caso entrambi i genitori siano lavoratori.
- Nel caso di nuclei familiari con 3 o più figli, per figli di età compresa da 1 a 3 anni e con ISEE fino a 40.000 €.
- Nel caso di nuclei familiari con 4 o più figli.

Il pagamento dell'assegno sarà corrisposto al genitore richiedente oppure, se espressamente richiesto, diviso tra i genitori in parti uguali. In caso di separazione, annullamento, cessazione o scioglimento del matrimonio, l’importo dell’assegno sarà riconosciuto al genitore affidatario, o ad entrambi in caso di affidamento congiunto. Nel caso di figlio maggiorenne avente diritto, il pagamento può essere erogato direttamente al figlio, su espressa richiesta, per la relativa quota.

L’assegno unico è compatibile con altri aiuti in favore dei figli a carico erogati dalle Regioni, dalle province autonome di Trento e di Bolzano e dagli enti locali.

Inoltre, l’assegno unico non concorre alla formazione del reddito complessivo e non sarà considerato nel calcolo dei redditi per la richiesta di prestazioni sociali agevolate, trattamenti assistenziali ed altri benefici sociali.

L’Assegno Unico è compatibile con il Reddito di Cittadinanza (RdC). Per le famiglie che ne hanno diritto, viene erogato automaticamente dall’INPS sulla carta RdC. In alcuni casi, potrebbe essere necessario presentare il Modello RdC Com AU per percepire l’Assegno Unico o ricevere un importo più alto. Tutti questi dettagli sono fondamentali per comprendere appieno le modalità di erogazione e l'interazione dell'Assegno Unico con altre prestazioni e vantaggi socio-assistenziali.

Chi è esonerato dalla dichiarazione dei redditi 730?

Ci sono situazioni in cui non è necessario presentare il Modello 730per la dichiarazione dei redditi, poiché si è esentati. Ad esempio, non è obbligatorio presentare la dichiarazione dei redditi 730 se si percepiscono redditi esclusivamente da:
- Abitazione principale, relative pertinenze e altri fabbricati non locati in comuni diversi da quello dell'abitazione principale.
- Lavoro dipendente o pensione, con una sola Certificazione Unica (CU).
- Rapporti di collaborazione coordinata e continuativa, con una sola Certificazione Unica (CU).
- Redditi esenti, come quelli versati dall'INAIL per l'invalidità permanente o il Reddito di Cittadinanza.
- Redditi soggetti ad imposta sostitutiva, escludendo la cedolare secca, come gli interessi derivanti dal possesso di titoli di Stato.
-Redditi soggetti a ritenuta alla fonte a titolo di imposta, come gli interessi attivi sui conti correnti.

Questi casi di esonero dipendono da specifiche condizioni e, in alcuni casi, da limiti di reddito. Per ulteriori dettagli e per consultare le tabelle relative ai casi di esonero, puoi rivolgerti ai nostri operatori.

Anche se sei esentato, potrebbe comunque essere vantaggioso presentare la dichiarazione dei redditi per portare maggiori spese in detrazione o deduzione e avere diritto a un rimborso con il Modello 730 2023.

Durata e scadenza

I cittadini che nel 2022 abbiano già presentato una domanda di Assegno Unico e non hanno avuto variazioni della propria situazione personale, non dovranno presentare una nuova domanda. Resta obbligatorio, invece, il rinnovo dell’ISEE per ricevere le maggiorazioni dell’assegno unico.

Sarà necessario modificare la domanda dell’Assegno Unico nel caso in cui si sia verificata almeno una delle seguenti variazioni come:
- Nascita di un figlio.
- Variazione della condizione di disabilità.
- Variazione della dichiarazione relativa alla frequenza scolastica o di corso di formazione per un figlio maggiorenne (18-21 anni).
- Modifiche attinenti l’eventuale separazione/matrimonio dei genitori.
- Modifica dei criteri di ripartizione dell’Assegno tra i due genitori sulla base dell’accordo tra i genitori o apposito provvedimento del giudice.
- Variazione delle condizioni che occorrono per ricevere le maggiorazioni previste per l’Assegno Unico.
- Variazioni delle modalità di pagamento prescelte dal richiedente e/o dall’eventuale altro genitore per ricevere l’Assegno Unico.

Se la domanda dell’Assegno Unico 2022 è stata fatta con Aiuto&Soluzioni, puoi acquistare il servizio di Modifica Pratica per comunicare le variazioni. Se, invece, non è stata fatta con Aiuto&Soluzioni, è sempre possibile comunicare le variazioni con una nuova domanda tramite questo servizio.

La domanda per l’Assegno Unico è annuale:
- Copre le mensilità da marzo a febbraio dell’anno successivo.
Va presentata dal 1° gennaio.
Per le domande presentate:
- Dal 1° gennaio al 28 febbraio, l’Assegno sarà corrisposto a partire dal 15 marzo.Dal 1° marzo al 30 giugno, l’Assegno unico spetta con tutti gli arretrati e decorre dal mese successivo.
- Dopo il 30 giugno, l’Assegno decorre dal mese successivo.

L’importo dell’Assegno di gennaio e febbraio di ogni anno fa riferimento all’ISEE in corso di validità a dicembre dell’anno precedente. Ad esempio, l’Assegno Unico richiesto entro il 30 giugno 2022, verrà corrisposto per il periodo dal 1 Marzo 2022 al 28 febbraio 2023 e l’importo è calcolato in base all’attestazione ISEE 2022.

Quali sono i documenti necessari?

Sono necessarie le seguenti informazioni e documenti per la richiesta dell’Assegno Unico:
- Documento di riconoscimento del richiedente e codice fiscale.
- Eventuale permesso di soggiorno.
- In caso di separazione, divorzio o non convivenza: codice fiscale dell’altro genitore.
- Eventuale attestazione ISEE 2023 in corso di validità.
- Per figli con disabilità media o grave o non autosufficienti: certificato di disabilità del figlio.
- Per figli maggiorenni, uno dei seguenti:
Certificato dello stato di disoccupazione (DID) o Ricevuta di iscrizione a corso di laurea o di formazione scolastica o professionale oppure Contratto di lavoro o di tirocinio oppure Contratto di servizio civile universale.
- Metodo di accredito preferito: IBAN del richiedente per bonifico domiciliato.

È possibile richiedere l’Assegno Unico anche senza ISEE, ma in tal caso verrà erogato l’importo minimo. Se sarà inserito l’ISEE successivamente, ma entro il 30 giugno 2023, sarà possibile ricevere il conguaglio per il maggior importo di Assegno Unico a cui si ha eventualmente diritto. Raccogliere e presentare correttamente questi documenti è essenziale per facilitare la richiesta dell'Assegno Unico e assicurare che i criteri di idoneità siano soddisfatti in conformità con le normative vigenti.

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