Richiedere
Assegno di invalidità.
Spiegato brevemente
Prenota ora il tuo
appuntamento per ricevere
aiuto e soluzioni!
Assegno di invalidità cos'è ?
L’Assegno Ordinario di Invalidità è una prestazione riservata ai cittadini che, a causa di infermità fisica o mentale, hanno una riduzione almeno del 67% della propria capacità lavorativa (cioè, a meno di un terzo) in modo permanente.
Aiuto&Soluzioni ti permette di rispettare le scadenze fiscali, ottenere bonus statali e avere a disposizione uno sportello legale.
Inoltre solo per il 2024, per te, ricevi uno sconto del 10%
Le domande più frequenti
A chi è destinato?
INPS concede l’Assegno ordinario di invalidità ai lavoratori:
- dipendenti iscritti all’Assicurazione Generale Obbligatoria;
- autonomi (artigiani, commercianti, coltivatori diretti, coloni e mezzadri);
- iscritti alla Gestione Separata.
Come fare la richista dell'Assegno di Invalidità?
Prenota un appuntamento e passa in ufficio!
Quali sono i vantaggi di affidarsi a Aiuto&Soluzioni?
Con il nostro servizio avrai diversi vantaggi e sarai seguito da un esperto che si occuperà della tua dichiarazione dei redditi, sia che Tu stia compilando il modello 730 da solo o insieme al tuo coniuge.
Con la nostra struttura potrai ricevere un trattamento ad hoc.
Evitare di dimenticare detrazioni o sconti e massimizzare i tuoi risparmi fiscali.
Verificare che i tuoi documenti siano corretti grazie all'assistenza dell'operatore dedicato, con cui potrai comunicare telefonicamente con l'e-mail o anche semplicemente con Whatsapp
Collaboriamo con i migliori CAF e studi di commercialisti come partner per assicurarti un servizio di alta qualità.
Quali sono i requisiti per l'Assegno di Invalidità?
Può richiedere l’assegno chi, a causa di infermità o difetto fisico o mentale, abbia la capacità lavorativa ridotta a meno di un terzo e che abbia maturato almeno cinque anni di assicurazione e 260 contributi settimanali (cinque anni di contribuzione) di cui 156 (tre anni di contribuzione) nel quinquennio precedente la data di presentazione della domanda.
Non è richiesta la cessazione dell’attività lavorativa.
Il diritto alla prestazione può essere perfezionato anche con contribuzione estera maturata in Paesi dell’Unione europea o in Paesi extracomunitari convenzionati con l’Italia. In tal caso, l’accertamento del diritto a pensione può essere effettuato con la totalizzazione internazionale dei periodi assicurativi italiani ed esteri. L’importo della pensione, invece, viene calcolato in proporzione ai contributi accreditati nell’assicurazione italiana, secondo il criterio del pro-rata che si applica alle prestazioni in regime internazionale.
Decorrenza e durata dell'assegno di invalidità?
L'Assegno ordinario di invalidità decorre dal primo giorno del mese successivo a quello di presentazione della domanda, se risultano soddisfatti tutti i requisiti richiesti sia sanitari sia amministrativi e ha validità triennale.
Il beneficiario può chiedere la conferma nel semestre precedente la data di scadenza senza soluzione di continuità nel pagamento oppure entro 120 giorni dalla data di scadenza.
Dopo tre riconoscimenti consecutivi, l'Assegno di invalidità è confermato automaticamente, salvo le facoltà di revisione.
L’erogazione dell’Assegno è compatibile con lo svolgimento dell’attività lavorativa ma è ridotta nell’importo.
Al compimento dell’età pensionabile e in presenza di tutti i requisiti, l'Assegno ordinario di invalidità viene trasformato d'ufficio in pensione di vecchiaia.
Qual è l'importo del beneficio?
L'importo dell'Assegno Ordinario di Invalidità dipende dai contributi versati. Se l'importo calcolato è inferiore al trattamento minimo mensile, attualmente 563,76 €, è possibile richiedere un'ulteriore integrazione.
Tuttavia, questa integrazione non può superare l'Assegno Sociale, attualmente 503,27 €.
Se si supera il reddito soglia, non si può richiedere l'integrazione. Se il beneficiario è coniugato, il reddito coniugale ha un limite. L'assegno può essere percepito anche con un reddito da lavoro, ma ci sono riduzioni proporzionali.
Se l'assegno rimane sopra il trattamento minimo nonostante le riduzioni, potrebbe subire ulteriori riduzioni se si hanno meno di 40 anni di contributi. Queste riduzioni variano a seconda del tipo di lavoro svolto.
Il trattamento minimo è un importo aggiuntivo corrisposto dall'INPS al pensionato quando la pensione è inferiore al "minimo vitale".